Iniziamo con il precisare che nel mercato del parquet esistono due tipi di legno laminato, gli HPL (High Pressure Laminate) e i CPL (Continuos Pressed Laminate). Per quanto riguarda gli HPL, sono regolati da diversi anni da un ampia norma completa, la EN 438, la quale non solo permette di classificare i laminati HPL, ma contiene anche diversi modi per provare specifici requisiti che serviranno per determinati usi del materiale.
I laminati in CPL invece non hanno nessun documento che li regola, nonostante ci nel corso degli anni ci siano stati dei tentativi per produrre una norma europea (EN), senza però riuscire nello scopo. Questa difficoltà nasce dal fatto che questo tipo di laminati presentano una variabilità che porta a una diversificazione notevole sia delle loro caratteristiche finali sia delle relative applicazioni. Nonostante ciò, la questione è stata ripresa da alcuni importanti produttori italiani insieme al Catas, i quali stanno cercando di giungere alla pubblicazione di una norma in ambito Uniplast all’interno della Sotto Commissione 17.
Il progetto è iniziato nel 2016 e da quel momento è finalmente stata conclusa una bozza per una nuova norma laminati cpl la quale viene suddivisa in tre parti:
Parte 1: Generalità;
Parte 2: Metodi di prova;
Parte 3: Specifiche;
Le varie persone partecipanti a questo progetto e il Catas hanno condotto diverse prove per arrivare a dare una giusta classificazione a questi materiali in funzioni dei loro impieghi. La nuova norma laminati CPL prevede la classificazione del legno in cinque classi di impiego – orizzontale, flessibile, verticale, bordi e pavimenti -, ai quali sono stati associati più di 15 metodi di prova con i loro relativi requisiti.